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Adotta un libro di Osho

Un modo per lasciare questo mondo più ricco di quello che è: rendi disponibile in italiano un libro di Osho prezioso e potente!

 

Da un articolo di Marga apparso su Osho Times n 256

 

Dipinto con Luna piena
 

Più di tre anni fa, il direttore di una piccola casa editrice ci aveva chiesto di poter pubblicare un libro di Osho che lui considerava “prezioso”, Dogen The Zen Master – A Search and a Fulfillment (Dogen il Maestro Zen, una Ricerca e una Realizzazione). 
Il suo progetto era di farne una bellissima edizione grafica, con copertina rigida e illustrazioni del mondo Zen.
A noi non sembrava vero! A parte il fatto che sarebbe diventato per noi una pregiata strenna da regalare ai nostri abbonati, è uno di quei libri che di solito i grandi editori snobbano, in quanto preferiscono pubblicare antologie, o meglio, compilation a tema.
Quindi ci siamo subito attivati per la realizzazione: connessione con Pune per il copyright e poi... la traduzione.
Abbiamo deciso che l’avremmo fatta in casa, cioè che l’avrei fatta io.
E quindi mi sono immersa nel mondo magico e speciale di quando Osho spiega lo Zen.
“Magico” è un aggettivo che si adatta sempre a Osho, perché il suo modo di presentare, spiegare, svelare le cose – al di là del contenuto in senso stretto – è sempre un viaggio fantastico nel mistero delle parole, dei significati, delle metafore, della poesia e del racconto.
“Speciale” perché quando Osho parla dello Zen raggiunge vette assolute, che lasciano senza respiro.
Ricordo che già dall’inizio fu un’immersione in un’altra dimensione:

“Maneesha, questo è il primo giorno di una nuova serie di discorsi, dedicati alla Luna piena. 
La Luna è un antico simbolo della trasformazione dei raggi caldi del Sole in raggi freschi, soavi, meravigliosi. La Luna non ha niente di suo. Quando guardi la Luna, ciò che vedi è solo uno specchio che riflette i raggi del Sole. Quei raggi riflessi sono esattamente come quelli che si possono vedere quando il Sole si riflette in un fiume.
La Luna è uno specchio, ma non solo uno specchio, è anche un agente di trasformazione: trasforma i raggi di calore in raggi freschi e soavi. Questo è il motivo per cui la Luna è diventata il simbolo più importante in Oriente.
Questa serie è dedicata alla Luna piena. E in questa stessa serie ci accingiamo a discutere di uno dei maestri più singolari, Dogen...”.

Ecco, entrare in un libro dedicato alla Luna piena fa subito una certa... impressione. E poi l’idea che il calore del Sole si trasformi nella freschezza soave del più amato astro notturno... Quale metafora più potente per indicare il nostro cammino dal fuoco delle passioni alla dolcezza luminosa e rilassante del silenzio?
Un’armonia perfetta, di qualcosa di assolutamente naturale che si trasforma in qualcosa di assolutamente naturale attraverso un processo altrettanto naturale...
Ma tornando alla storia che voglio rac­contarvi, la piccola casa editrice ha avuto dei problemi e ha dovuto rinunciare al progetto per mancanza di fondi.
Quindi a noi è rimasto questo bellissimo testo già tradotto e come un tesoro lo abbiamo messo nella cassaforte dei progetti incompiuti, o meglio dei sogni, perché nemmeno noi abbiamo – ahimè – i fondi per pubblicarlo.
Poi ad Akarmo, che è una “macchina per produrre soluzioni creative”, oltre che il nostro direttore, è venuta l’idea di fare un fund-raise, cioè una raccolta fondi, per finanziare la stampa del li­bro di Dogen e, come da progetto ini­ziale, allegarlo a un numero di Osho Times in omaggio con l’abbonamento.
Quindi a breve inizierà il battage pubblicitario per riuscire a darlo alle stampe in tempo per febbraio 2020! Per l’oc­casione forse ci vedrete persino in diretta video per convincervi ad... adot­tare un libro di Osho! E se volete, già ora, all’OshoFestival, potete andare al ban­co libri Oshoba e informarvi su come fare per dare il vostro contributo.

Se siete già abbonati potete scegliere di rinnovare l’abbonamento con una maggiorazione di 3.50 € e se non lo siete ancora potete “investire” 50 € e ricevere in cambio l’abbonamento per 12 mesi alla rivista Osho Times (valore 46.50 €) e naturalmente il libro! 
Che si aggiunge ai regali già inclusi dell’abbonamento (2 DVD e un altro libro esclusivo). Il valore in Euro del nuovo libro dipenderà da quanti fondi riusciremo a raccogliere: il nostro sogno è di fare la versione grafica con copertina rigida e illustrazioni, come da progetto iniziale, ma potrebbe anche essere un “normalissimo” libro. Metto le virgolette, perché nessun libro di Osho potrebbe mai essere definito normale, tanto meno se nasce dallo sforzo di chi si impegna ad... ADOTTARLO!
Quindi grazie già da ora a tutti quelli che parteciperanno a questa bellissima iniziativa.
E, nelle due colonne a lato, un altro branetto da Dogen, magicamente in linea con alcuni contenuti di questo numero di Osho Times!
Un forte abbraccio a tutti, Marga.


 

La Luna non può spezzare l’acqua...

"Ma allora chi è che ostacola l’illuminazione? Perché sicuramente ci sono degli ostacoli, altrimenti non ci sarebbe bisogno di illuminarvi, sareste già illuminati. Non ci sarebbe bisogno di un maestro a spiegarvi tutto questo. 
È una cosa un po’ complicata, ma non tanto da impedirvi di capirla e superarla. 
Dogen dice: 
Quando raggiungiamo l’illuminazione è come la Luna che si riflette sull’acqua.
Quanta pace, quanto silenzio. La Luna si riflette sulla superficie dell’acqua. In effetti non sta succedendo niente. La Luna è al suo posto, non si è avvicinata all’acqua neppure di un millimetro né l’acqua è stata minimamente disturbata.
Ma su un lago tranquillo, il riflesso della Luna diventa anche più bello della Luna stessa, perché anche il lago aggiunge la sua bellezza. La rende più viva e più fragile.
Secondo Dogen l’illuminazione – e io sono perfettamente d’accordo con lui – è come la Luna che si riflette sull’acqua. Non c’è sforzo da parte dell’acqua affinché la Luna si rifletta. Non ci sono comandamenti da seguire, dottrine da praticare né particolari posizioni Yoga affinché la Luna possa riflettersi nell’acqua. Non c’è nemmeno desiderio, non c’è anelito, neppure una minima parvenza d’anelito! Ed è la stessa situazione anche da parte della Luna: la Luna non ha alcun desiderio di essere riflessa. Sono entrambi privi di desiderio, ma il riflesso accade comunque, da solo. 
È così anche per l’illuminazione: il tuo essere Buddha improvvisamente si riflette in una consapevolezza tranquilla e silenziosa. Ma il lago deve essere immobile. Se ci sono troppe increspature o troppe onde, il riflesso si può infrangere. Si divide in mille parti e non riesci più a vedere la Luna, solo una linea argentata che si diffonde su tutto il lago. Non sarà un vero riflesso, non rappresenterà la Luna. Se il lago è calmo e silenzioso, se non fa nulla, neppure delle piccole onde, la Luna si riflette.
La vostra consapevolezza ha il suo modo di provocare onde e increspature. Che altro sono i vostri pensieri se non increspature su un lago? Che cosa sono le vostre emozioni, i vostri stati d’animo, i vostri sentimenti? Che cos’è tutta la vostra mente? Solo un turbinio. E a causa di questo scompiglio, non riuscite a vedere la vostra natura. Continuate a sfuggire a voi stes­­si. Incontrate tanta gente nel mon­­do e non incontrate mai voi stessi.
La Luna non si bagna…
Ovviamente non è possibile che la Luna si bagni riflettendosi nel lago… né l’acqua si spezza a causa della Luna. La Luna non è un sasso che si scaglia nell’acqua, è solo un riflesso. Quando stai davanti a uno specchio, non lo disturbi. Ti sposti e lo specchio resta immobile, indisturbato, nella stessa posizione.
La luce della Luna, per quanto vasta, si riflette in una piccola quantità d’acqua. Tutta la Luna e il cielo intero, entrambi si riflettono persino in una stilla di rugiada sull’erba o in una goccia d’acqua. 
Così come la Luna non spezza mai l’acqua, l’illuminazione non distrugge mai l’uomo.
Questa è un’affermazione davvero grandiosa. L’illuminazione non di­strug­ge l’uomo, ma distrugge l’ombra del­l’uomo con la quale siete identificati. Porta via tutto ciò che è falso e la­scia solo il reale, l’autentico, l’onesto."
(Dal capitolo 5)


Tratto da  Osho Times n. 256

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