Esistono nella nostra vita indipendentemente dal fatto che ci “crediamo” oppure no. Sono passaggi inevitabili dell’esistenza ai quali nessuno di noi può sottrarsi.
Da un articolo di NIRAVA apparso su Osho Times n 254
I Riti di Passaggio esistono nella nostra vita indipendentemente dal fatto che ci “crediamo” oppure no. Sono passaggi inevitabili dell’esistenza ai quali nessuno di noi può sottrarsi.
Possiamo attraversarli in maniera consapevole, oppure no. Subirne l’influsso come vittime nella vita, oppure viverli consciamente come un dono e come una parte essenziale della nostra evoluzione fisica, emotiva, mentale e spirituale di Esseri Umani. Riconoscere i Riti di Passaggio è essenziale allo nostra evoluzione e integrità.
I Riti di Passaggio raffigurano la vita sotto forma di un cerchio, lungo la cui circonferenza si trovano le tappe del viaggio dell’Eroe.
Il modello del cerchio rappresenta un percorso che non ha mai né inizio né fine.
A ogni tappa corrisponde un preciso momento e una trasformazione fisica, emotiva e della coscienza.
Scopo finale di ogni Rito di Passaggio è:
• Imparare a guarire il passato e tutti i rimpianti
• Non aver paura del futuro
• Focalizzarsi sull’essere totalmente consapevoli in ogni momento
La seguente codifica dei Riti di Passaggio rispecchia in parte ciò che è riportato nella psicologia, nelle culture tribali e nello sciamanesimo, ma nella sua essenza è una codifica creata da Frank Natale, colui che mi ha iniziato al percorso della Via degli Energizzatori di cui “Riti di Passaggio” fa parte. È un percorso di cui ho fatto esperienza diretta e che ha calzato come un guanto nel mio percorso di ricerca e che tutt’ora calza come un guanto per le persone che si avvicinano alla conoscenza di sé attraverso questo cammino introspettivo. I suoi strumenti, quali la ritualità, la meditazione e svariate tecniche per lo sviluppo del potenziale umano, si intersecano per sperimentare, comprendere e completare i passaggi vissuti, quello che si sta vivendo e prepararsi a quelli futuri consapevolmente.
I passaggi
• Nascita: Si attraversa questa porta dopo che l’anima ha accettato di intraprendere una nuova strada di apprendimento per evolversi rispetto alla vita precedente. La Madre è la sacra insegnante di questo ciclo.
• Infanzia: Sia che si sia stati feriti o benedetti nel primo ciclo della vita, si cresce comunque fino all’infanzia e si incontra il proprio Padre nelle vesti di insegnante sacro.
• Pubertà: È a metà strada tra l’infanzia, che sta per essere lasciata alle spalle, e l’adolescenza vera e propria. La pubertà è il momento in cui germogliano i semi psichici piantati nel ciclo della nascita e dell’infanzia.
• Iniziazione alla sessualità: Nelle culture arcaiche i ragazzi e le ragazze erano accompagnati dagli anziani alla scoperta di quella che oggi chiamiamo sessualità. Il vero senso di questo passaggio purtroppo è andato perduto ed è spesso ignorato. Questo rito di passaggio è uno dei più delicati sia per le femmine che per i maschi.
• Separazione dal femminile: È il periodo in cui ci distacchiamo dalla madre sia in senso fisico che dal punto di vista della sensibilità. Capisci quando un adolescente è in questa fase, perché già da tempo non ama che la madre lo baci, o gli metta i vestiti a posto di fronte agli amici, o cose del genere. È il momento della ribellione più acuta, della volontà di diventare indipendenti e di sapere esattamente come va il mondo. Questa è la fase degli ideali e delle delusioni. L’età della forza e della fragilità.
• Alleanza con il maschile: Spesso questa tappa coincide con il termine degli studi superiori/università e/o con
l’ingresso nel mondo del lavoro. Il momento in cui ci è chiesto di diventare grandi entrando nel mondo degli adulti. Quando si attraversa questo passaggio si pensa in termini di “io” anziché di “noi”. In questa fase ci si connette con l’energia maschile del mondo, con le richieste e le aspettative della realtà del fare, della produzione. Si è sbalzati nel mondo dell’adrenalina e della competizione. Si è molto focalizzati su di sé, sulla propria realizzazione, sul conseguimento del successo.
• Realizzazione del tradimento: È un passaggio che riguarda la scoperta che molte o parte delle credenze sulle quali poggiava il proprio sistema di vita stanno crollando a causa di una serie di eventi o semplicemente come conseguenza di una chiamata verso un nuovo cambiamento. È la disillusione rispetto al mito del successo. A volte si tratta di reazioni a catena – relazione, lavoro – a volte è la semplice domanda: “Che ci faccio qui?”. Improvvisamente sono messe in discussione le fondamenta della propria vita. I valori in cui si è sempre creduto diventano discutibili e fonte di dubbi mai avuti prima.
• Seconda nascita: Nelle culture arcaiche questo momento era considerato un momento di grande potere e opportunità. Era chiamato “mezza nascita” o “seconda nascita”, perché l’individuo aveva l’opportunità di rinascere nuovamente e di ricreare la sua vita esattamente nella maniera in cui la voleva. È il tempo di valutare in cosa crediamo e perché. È il tempo di ridefinire chi siamo.
• Riconnessione con il femminile: È l’età della maturità e dell’avvicinamento alla verità interiore. Si incomincia a sperimentare chiamate differenti e i passaggi diventano meno traumatici e più metafisici. Gli uomini diventano potenzialmente più calmi e per le donne è il momento in cui la possibilità di riprodurre la vita comincia a venire meno.
• Iniziazione alla verità: È la porta verso nuove realtà. Il corpo diventa più lento e diventa importante spostarsi a un nuovo livello di coscienza. Ci si sposta dalla forma delle cose verso la loro essenza. Ci si avvicina a connessioni spirituali più profonde. In questa fase della vita le persone che sono intorno a noi lo sono per nostra scelta. Molte delle illusioni che ci hanno accompagnato riguardo alle relazioni si sono dissolte e non si è più disposti a scendere a compromessi. Questo è il momento in cui i sentimenti e i legami diventano più profondi. È anche il momento in cui alcuni dei vecchi amici o conoscenti muoiono o ci lasciano, i genitori stessi sono già entrati nel passaggio dell’anzianità e sono prossimi alla morte. Questo ci porta a guardare l’esistenza con occhi completamente diversi, a fare riflessioni differenti su noi stessi, su ciò che è il nostro ruolo e sul ruolo che gli altri hanno nella nostra vita.
• Riconoscimento: perdonare i peccati del Sole e della Luna: È un passaggio che ha a che fare con il perdono. Si dice che in questa fase siamo chiamati a perdonare i peccati dei due mondi, del Sole e della Luna. I peccati non sono quelli che intendiamo nell’accezione cattolica e cristiana del termine. Si parla di mancanze di cui abbiamo sofferto durante il cammino della vita dal punto di vista dell’energia femminile e maschile. È il momento di lasciare andare definitivamente ciò che stiamo ancora trattenendo riguardo alla figura paterna e materna e a tutte le figure che nella nostra vita ci rimandavano la loro immagine, ponendoci in uno stato reattivo. È il momento di parlare con loro, ovunque si trovino, se non lo abbiamo già fatto o se abbiamo ancora delle cose da dire. In questa fase non si ha a che fare solo con il perdono, l’anziano ha anche il compito di riconoscere il contributo di tutte le persone che hanno avuto un significato nella sua vita.
• Anzianità/Saggezza spirituale: Si è giunti al momento in cui si ha l’opportunità di essere qualcosa di più di semplici umani. Si è arrivati al compimento dell’intero ciclo della vita. La ricchezza del patrimonio umano sta anche nella saggezza del viaggio compiuto dagli anziani.
• Morte: La comprensione rispetto alla morte è che non c’è morte. Difatti si cambia forma, ma il viaggio continua ed è la natura stessa che ce lo insegna. Il passaggio della morte vera e propria è una sorta di attraversamento, di “let go”, come lo definisce Osho, cioè un lasciarsi andare verso una nuova destinazione. È arrivare a questo varco con dignità e integrità.
La mappa per l’esperienza di trasformazione consiste nell’essere presenti nella propria vita, responsabili per la propria vita, consapevoli consciamente della propria vita e accettare che la trasformazione è continua.
D’altro canto lo scontento, la paura del peggioramento, il dubbio e l’illusione temporanea di star bene ci spingono ad andare alla ricerca di qualcuno o qualcosa che ci salvi, o a essere bloccati in forme pensiero, sistemi di credenze, punti di vista, in altre parole a subire la vita.
Il vero senso dei Riti di Passaggio è che noi siamo degli “Eroi” chiamati a viaggiare lungo il cerchio della vita. Siamo chiamati ogni giorno a compiere delle scelte che determinano chi siamo e quello che possiamo diventare.
Il significato finale o globale del nostro percorso non è sempre chiaro o immediatamente intuibile per tutti.
Accettare la chiamata per il nostro destino non è sempre semplice o comodo. A volte è difficile, comporta lo sfidare i propri fantasmi e le proprie paure, il proprio “drago”.
Tratto da Osho Times n. 254
NIRAVA
Sarà presente all'OshoFestival di Bellaria dal 25 al 28 aprile 2019
Info sul suo lavoro: www.nirava.org