Dalla rubrica di Pratiti dell'Osho Times n 308
Già nel 50 a. C. Lucrezio scriveva: “gutta cavat lapidem”, cioè la goccia scava la pietra. La determinazione è una delle qualità essenziali in un essere umano, perché lo toglie dall’immobilità dell’inerzia e dell’inazione per traghettarlo verso il mondo reale, dove i sogni possono prendere vita, un passetto alla volta.
I piccoli tentativi ripetuti ci permettono di completare un compito e portare a casa un obiettivo e sono fondamentali non tanto per rendere le cose semplici, ma per renderle possibili. Se si vuole andare a dormire con soddisfazione bisogna essersi alzati con determinazione e non con la voglia di tornare al più presto tra le coperte, mettendo la spunta su una giornata simile a tutte le giornate precedenti.
Ma chi esita e tentenna, smarrendosi nel pensiero, senza mai decidersi, senza mai fare la differenza, si perde un’immensa possibilità di crescita che deriva tanto dal successo quanto dalla lezione che ci propone l’insuccesso.
La parola “disciplina” ha la stessa radice della parola “discepolo” e rimanda appunto al concetto di imparare, che è un verbo e non un sostantivo e dunque implica un’azione concreta: non una conoscenza, ma un processo di apprendimento costante. La comprensione passa attraverso l’esperienza, l’errore, l’emozione e il sudore, che non per forza abbisognano di grandi attitudini, ma di una risolutezza in grado di oltrepassare dubbi, paure e scuse, gettando il cuore al di là dell’ostacolo vero o immaginario che ci si trovi davanti.
L’impegno, la pazienza, la costanza, la volontà, il coraggio e la voglia di perseverare sono compagni sicuri ai quali ci possiamo affidare e che ci sosterranno con la cura che potrebbe regalarci l’amante più appassionato e il più fedele degli amici, compagni nei momenti di trionfo e in quelli di dolore, bussole in grado di orientare il nostro cuore verso la luce.
Quante volte abbiamo visto piante senza sostegno spenzolare le proprie foglie o inclinare i propri rami fino al pavimento? Così appaiono le persone che non trovano dentro di sé la forza e la certezza di questa fondamentale energia interiore. Ma essa è un dono innato al pari di un talento o può essere costruita attraverso azioni concrete?
Alcuni ritengono che pensare con la nostra testa, avere chiari gli obiettivi e le motivazioni alla base delle nostre azioni, implementare con costanza autostima e consapevolezza, non disdegnando un aiuto esterno quando necessita, alzare lo sguardo per vedere oltre l’apparente ostacolo, senza rifuggire dalle responsabilità, siano azioni in grado di nutrire la nostra tenacia e alimentare il fuoco della nostra risolutezza.
Quindi, impastiamo la consapevolezza che ci dona la meditazione con la concretezza dell’azione per diventare costanti e consistenti, frecce scoccate nella direzione di ciò a cui la nostra anima anela profondamente.
Anche Osho ha parlato di questo motore importantissimo:
“Determinazione significa sapere che la vita è breve e imperfetta. Pur sapendo che abbiamo dei limiti, dobbiamo decidere. Le alternative sono limitate, ma non possiamo aspettare per sempre, e una volta deciso, dobbiamo buttarci con tutto il cuore, rischiando il tutto per tutto.
Bisogna giocare d’azzardo, e a quel punto può accadere qualcosa: una crescita, una nuova nascita, un nuovo essere… Altrimenti, nulla è possibile. La determinazione è assolutamente necessaria”.
(Osho, L’enciclopedia dell’Uomo nuovo)
Le rubrica di Pratiti (Who is in? Chi c'è dentro?) appare tutti i mesi sull'Osho Times
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