Un raro brano di Osho apparso su Osho Times n. 310
Si pensa che il momento in cui nasce un bambino sia l’inizio della sua vita. Non è vero.
Si pensa che il momento in cui un vecchio muore sia la fine della sua vita. Non è vero.
La vita è molto più vasta della nascita e della morte.
Nascita e morte non sono i due estremi della vita. Durante la vita accadono molte nascite e molte morti. La vita in se stessa non ha inizio né fine: vita ed eternità sono equivalenti.
La tua vita inizia al momento della morte nella tua vita passata. Quando muori, da un lato si chiude un capitolo della vita, che la gente pensa sia tutta la tua vita. Era solo un capitolo di un libro che ha infiniti capitoli. Si chiude un capitolo, ma il libro non finisce. Basta voltare pagina e un altro capitolo inizia.
Una persona che sta morendo inizia a visualizzare la sua prossima vita. Questo è un fatto noto, perché accade prima che il capitolo si chiuda…
Buddha ha una parola per descriverlo, lo chiama tanha. Letteralmente significa desiderio, ma metaforicamente significa tutta una vita di desiderio. Sono successe tante di quelle cose: frustrazioni, realizzazioni, delusioni, successi, fallimenti... E tutto questo è accaduto nell’ambito di una certa area che puoi chiamare “desiderio”.
L’uomo morente deve riguardarla tutta prima di andare avanti, solo per ricordarla, perché il corpo se ne sta andando: questa mente non andrà con lui, questo cervello non lo seguirà. Ma il desiderio liberato da questa mente si aggrapperà alla sua anima e sarà questo desiderio a decidere la sua vita futura.
Qualunque cosa sia rimasta inappagata, si volgerà verso quell’obiettivo.
La tua vita inizia molto prima della tua nascita, prima della fecondazione di tua madre, molto prima: inizia alla fine della tua vita passata. Quella fine è l’inizio di questa vita. Si chiude un capitolo, se ne apre un altro. Come sarà questa nuova vita è determinato al novantanove percento dall’ultimo istante della morte, da ciò che hai raccolto e che hai portato con te come un seme. Quel seme diventerà un albero, porterà frutti, porterà fiori, o qualunque cosa sarà. Non puoi leggerlo nel seme, ma il seme contiene già tutto il disegno, il progetto.
Se un uomo muore completamente consapevole, accorgendosi di tutto il terreno che ha attraversato e vedendone tutta la stupidità, nascerà automaticamente con una certa arguzia, intelligenza, coraggio. Non dovrà sforzarsi…
Ci sono sei grandi religioni nel mondo e possono essere divise in due categorie. La prima comprende ebraismo, cristianesimo e islam: credono in una sola vita. Esisti solo tra la nascita e la morte, non c’è niente oltre la nascita e la morte, una vita è tutto. Credono nel paradiso, nell’inferno e in dio, ma sono solo i risultati di una vita, di una sola vita. L’altra categoria comprende induismo, giainismo e buddhismo. Credono nella teoria della reincarnazione. Si rinasce continuamente, eternamente, a meno che non ci si illumini e allora la ruota si ferma.
Ho meditato e sono arrivato al punto in cui riesco a vedere le mie vite passate e questa è una prova sufficiente. È frutto della mia conoscenza, della mia esperienza; non ha nulla a che fare con l’eredità, le credenze o altro. Lo dico in virtù della mia autorità.
Ho iniziato come intellettuale, non solo in questa vita, ma in molte vite. Tutto il mio lavoro, nel corso di molte vite, ha riguardato l’intelletto: affinare e raffinare l’intelletto.
Ho conosciuto molti gruppi esoterici in questa vita e prima. Sono stato in contatto con molti gruppi esoterici, ma non posso dirvi dove si trovino. E non posso dirvi i loro nomi, perché non è permesso. E non servirebbe davvero a nulla. Ma posso dirvi che esistono ancora e cercano ancora di essere d’aiuto…
Ho conosciuto Bodhidharma personalmente. Ho viaggiato con quell’uomo per almeno tre mesi. Mi amava proprio come io amavo lui. Sarete curiosi di sapere perché mi amava. Mi amava, perché non gli ho mai fatto nessuna domanda. Mi disse: “Sei la prima persona che conosco che non fa domande. E io mi annoio con tutte quelle domande. Sei l’unica persona che non mi annoia”.
Dissi: “C’è una ragione”.
Disse: “Qual è?”.
Dissi: “Io do soltanto risposte, non faccio mai domande. Se hai qualche domanda puoi farmela. Se non hai domande, tieni la bocca chiusa”.
Ridemmo entrambi, perché appartenevamo alla stessa categoria di folli. Mi chiese di proseguire il viaggio con lui, ma io...*
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*Testi di Osho tratti da varie fonti in hindi e in inglese.