La meraviglia e il miracolo dell’universo
Un raro brano di Osho apparso su Osho Times n. 313
Io sono il giardiniere
Qualcuno mi ha chiesto qualche giorno fa: “Perché aiuti le persone nella meditazione?”.
Gli ho risposto: “Questa è la mia gioia. Non c’è un perché, semplicemente mi diverto”.
Così come alcuni si divertono a piantare dei semi in giardino, aspettando i fiori, io mi diverto quando voi fiorite. È giardinaggio! Quando un essere umano fiorisce è una gioia pura e io la condivido. Non c’è uno scopo. E se fallite, non sono frustrato. Se non fiorite, va bene lo stesso, perché la fioritura non può essere forzata. Non puoi aprire un bocciolo forzatamente… O meglio, puoi, ma lo uccidi. Potrebbe sembrare una fioritura, ma non lo è. 1
Le meditazioni che facciamo qui servono solo a preparare il terreno, a togliere le erbacce, le radici, le piante selvatiche, i sassi; a ripulire il giardino, affinché io possa piantare i semi. Le persone che insegnano meditazione qui, i diversi tipi di meditazione, stanno solo preparando il terreno. Io sono il giardiniere.
I miei terapisti, le persone che preparano le meditazioni per voi, stanno solo facendo il lavoro preliminare. Stanno solo preparando il terreno. Il tocco finale e definitivo sarò io a darlo.
Ho i miei modi per piantare i semi dentro di voi: attraverso le mie parole, attraverso i miei silenzi, attraverso i miei occhi, attraverso i miei gesti. Il mio silenzio, la mia presenza: un campo di energia vivente.
E senza un essere risvegliato e vivente tra voi, tutte le terapie e tutte le meditazioni sono solo esercizi inutili; non vi serviranno a molto. 1
Sii come un contadino
Cosa fa un contadino? Osserva le stagioni nel cielo: ora è il momento di seminare. E allora semina, mai prima, mai dopo. Un contadino semplicemente osserva il momento giusto, poi semina. E poi aspetta, cantando. E anche di notte dorme e osserva, aspetta. Qualunque cosa ci sia da fare, la fa, ma non ha fretta.
Ecco perché i paesi che hanno vissuto più a lungo di agricoltura non hanno mai fretta. I paesi che sono diventati tecnologici hanno sempre fretta, perché con la tecnologia puoi fare le cose senza una stagione. I paesi agricoltori, che sono agricoltori da migliaia di anni, non hanno mai fretta, non sono consapevoli del tempo. In India capita ogni giorno che qualcuno dica: “Vengo alle cinque” e poi non arrivi. Oppure dice: “Vengo alle cinque in punto” e arriva alle dieci di sera. Nessuna consapevolezza del tempo, davvero.
Un contadino non divide il tempo in ore. Dice: “Vengo stasera”. Stasera può significare qualsiasi cosa: le quattro, le sei, le otto. Dice: “Vengo al mattino”. Mattino può significare qualsiasi cosa: può arrivare alle quattro o alle dieci del mattino. Non divide in ore. Non può. Non può, perché deve vivere secondo le stagioni. L’anno non è diviso in mesi, ma in stagioni: estate, inverno… E poi deve aspettare, non può avere fretta.
Cosa potrebbe fare con i semi? Non ascoltano. Non può mandarli a scuola, non può insegnare loro come comportarsi. I semi non si preoccupano, non hanno fretta; aspettano semplicemente, nella terra. E quando arriva il momento, germogliano e crescono da soli.
Non si curano di te, del fatto che tu abbia fretta… Non puoi convincerli, non puoi parlare con loro: vogliono il loro tempo.
Un contadino è un’attesa profonda.
Diventa come un contadino. Se stai seminando semi di illuminazione, di comprensione, di meditazione, sii come un contadino, non come un tecnico. Non avere fretta. Non puoi fare nulla. Quello che puoi fare, fallo e poi aspetta. Ma non fare troppo. Fare troppo può diventare un sottile impedimento. Lo sforzo può diventare una barriera.
Tutte le cose arrivano nella stagione giusta. 2
Miracoli e meraviglie
Il mistico si avvicina sempre di più all’innocenza infantile. È pieno di sorrisi e scoppia a ridere osservando il miracolo dell’esistenza tutt’intorno. Siamo così ciechi che non vediamo mai la meraviglia da nessuna parte. Pianti un seme e arriva la pioggia, il seme scompare e muore nel terreno e due foglie verdi iniziano a germogliare. Non vedi la meraviglia? Non vedi la magia? Da quel piccolo seme crescerà un grande albero con migliaia di fiori e migliaia di frutti. Da un seme l’albero darà milioni di semi ogni anno. Un miracolo così grande in un piccolo seme! Invece l’atteggiamento che abbiamo è di “dare per scontato”. Questa è la nostra cecità.
Non dare mai nulla per scontato e a ogni passo, a ogni istante, incontrerai miracoli su miracoli.
Il mistico diventa così sopraffatto dalla maestosità e dalla miracolosità dell’esistenza che sa, conosce, ma non riduce mai il suo conoscere a conoscenza. Non diventa mai un filosofo, rimane sempre un mistico... 3
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Testi di Osho tratti da:
1. The Great Pilgrimage: From Here to Here #13
2. The Hidden Harmony #11
3. The Great Pilgrimage: From Here to Here #21…