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Un'onda energetica senza paragoni

Maha Osho Vipassana a Osho Miasto che si trasforma in un Tempio Zen per l'occasione. Nelle parole di due partecipanti della volta scorsa...  

Una condivisione apparsa su Osho Times n 258

 

Maha Osho Vipassana
 

Un grande regalo
di Suvasa

Che meraviglia e che regalo aver partecipato al ritiro di Osho Maha Vipassana a Miasto, durante la scorsa edizione, nel settembre 2017.
Il ritiro era guidato da Shunyo con l’aiuto di Chetana, Marco e il team di Oshoba.
A proposito di Shunyo, cosa si può dire? Tutto il mondo di Osho sa che è stata vicina a Osho e parte della sua “famiglia” per molti anni, sin dagli anni settanta. 
La mia esperienza di Shunyo è la sua presenza amorevole, una donna saggia da cui ricevo profondità, semplicità, bellezza, grazia e generosità.
Per ciò che riguarda Marco, ho sentito un enorme spazio nel suo cuore, una presenza amorevole e una qualità di leggerezza e di gioia. 
Chetana, assistente e traduttrice, era così presente, affettuosa! E gli amici di Oshoba sono stati molto efficienti eppure così discreti che riuscivo a malapena a rilevare la loro presenza durante i sette giorni. Li ho incontrati alla fine, quando siamo usciti dal silenzio. Sono persone bellissime, molto affettuose e solidali. 
E naturalmente, un tale ritiro con così tanti partecipanti è stato possibile solo grazie a Osho Miasto, questo bellissimo posto dove si svolgono tutti i tipi di gruppi e corsi di formazione. I residenti di Osho Miasto si sono presi cura di tutti gli aspetti pratici del nostro soggiorno con le splendide camere, pulite ogni giorno, i deliziosi piatti preparati per noi e tutto ciò che ha contribuito a farci sentire a nostro agio.
Durante il ritiro non c’erano altri gruppi e quindi abbiamo potuto godere del silenzio degli spazi comuni, come la sala da pranzo e la terrazza, totalmente dedicati a noi della Vipassana.
Ho chiesto ad alcuni dei residenti di Miasto quale fosse stata la loro esperienza durante questi sette giorni e la risposta unanime è stata che c’era una sensazione di relax e di “facilità” che è stata la benvenuta dopo un’estate molto intensa che culminava con il Festival di agosto. Apparentemente, hanno anche colto l’occasione per parlare di meno e sentirsi a un livello profondo.
E ora, la mia esperienza personale del ritiro!
In realtà, non c’è molto da dire, tranne che, fin dalla prima sessione di domenica mattina, ho sentito che era esattamente il momento perfetto per me per essere lì. Mentre mi sedevo sulla mia sedia da meditazione, mettendo il mio corpo in posizione comoda e confortevole con alcuni cuscini, provavo una profonda soddisfazione. Ero rilassata e felice di essere lì e questi sentimenti sono rimasti per tutti i sette giorni. Sono rimasta sorpresa, perché mi aspettavo che almeno alcuni dolori del corpo e magari alcuni effetti speciali della mente avrebbero creato problemi, ma probabilmente tanti anni di pratica meditativa hanno dato i loro frutti.
Sono riuscita ad ascoltare il Maestro con più attenzione che mai e a ricevere i suoi insegnamenti sulla meditazione nel discorso che ogni giorno era scelto ad hoc, con citazioni su questo argomento. È stato di grande aiuto nel rispondere alle mie domande, ad esempio: Come posso osservare i miei pensieri, dal momento che sono molto più veloci di chi li osserva? Oppure: Sto davvero osservando il mio respiro o lo sto controllando?
Mi sento piena di gratitudine e sento che quando tornerò a casa resterò ancora nel processo, a osservare tutto ciò che emergerà.
Con amore, Suvasa


Meditazione Vipassana? 
No grazie!
di Urja

“Non posso stare ferma per ore e ore a meditare. E su cosa poi? La vita è movimento, lì ferma e in silenzio, muoio. Non fa per me”. 
Questo era il mio pensiero ogni volta che qualcuno mi ha proposto un ritiro di Vipassana: semplicemente la evitavo a pie’ pari. 
Sannyasin di Osho dal novembre 1999, anch’io come tanti non ho avuto la possibilità di conoscerlo nel corpo, ma l’ho letto, ascoltato, vissuto tramite i suoi insegnamenti. 
Non sono mai stata una discepola modello, così come non sono stata una figlia modello, una madre modello eccetera, ma una ribelle fin da bambina, adattandomi faticosamente alle regole della società e poi di nuovo ribelle dal momento in cui ho incontrato Osho sul mio cammino. Sono stata con lui e senza di lui e quando dico senza di lui intendo proprio senza, alla ricerca di altri maestri. Ero confusa, arrabbiata, soprattutto con me stessa. Ero alla  ricerca di risposte, ma sopra ogni cosa ero alla ricerca di pace, pace dentro.
Una cosa è certa: ogni volta che ho intrapreso un nuovo cammino, ero totale, ero presente, ero lì per davvero, anche se mi mancavano sempre le parole di Osho, la sua semplicità nel trasmettere la verità. Timidamente dopo qualche anno di assenza, sono ritornata e dopo alcuni momenti di meditazione mi sono rivolta a lui e gli ho detto: “Sono qui, spero potrai accettarmi così come sono...”. E la sua totale risposta l’ho ricevuta proprio durante l’ultimo ritiro di Vipassana, nel settembre 2017. PACE, qualcosa che cercavo da tutta la vita. Ogni giorno per sette giorni, mi sedevo in silenzio, facendo niente, semplicemente osservando il mio respiro, senza nessun particolare obiettivo, come se quella tecnica meditativa mi fosse appartenuta da sempre. Forse in quei momenti di profonda meditazione la pace è sopraggiunta proprio perché mi sono arresa a me stessa, a ciò che sono.
Ringrazio lo staff di Miasto, gli assistenti, il mio compagno Ilan che era con me e ringrazio Shunyo e Marco.
Urja

 

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Shunyo

SHUNYO
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