Un raro brano di Osho apparso su Osho Times n 265
La mente umana sfocia sempre nell’ego, quello è il suo sviluppo finale. Quindi, innanzitutto bisogna capire in che modo la mente umana diventa ego.
L’ego è la barriera. Più sei, meno il divino può manifestarsi. Meno sei, più sei disponibile al divino. Se sei totalmente vuoto, il divino diventa l’ospite e può diventare l’ospite solo quando sei totalmente vuoto, quando non resta nemmeno un frammento di te. A quel punto diventi l’anfitrione e lui diventa l’ospite. Quando non sei, sei il padrone di casa. Quando sei, tutte le tue preghiere sono vane, tutti i tuoi inviti falsi. Quando sei, non l’hai ancora chiamato, perché la tua chiamata può essere autentica solo quando non sei. È la sete silenziosa di un essere vuoto, la preghiera silenziosa e senza parole di una mente che non c’è più, di un ego che si dissolve.
Una volta accadde che Mulla Nasruddin venne da me, molto turbato, triste, perplesso e disse: “Sono in guai seri. È sorto un problema. E non sono un cieco credente, sono un uomo razionale”.
Gli chiesi: “Qual è il problema?”. Rispose: “Proprio questa mattina ho visto un topo sul Corano, il Sacro Corano. Quindi sono turbato. Se il Corano non può proteggersi da un normale topo, come può proteggere me? Tutta la mia fede è a pezzi, tutto il mio essere è sconvolto. Ora non posso più credere nel Corano. Cosa devo fare?”.
A quel punto gli dissi: “Questa è la conseguenza logica: inizia a credere nel topo, perché hai visto con i tuoi occhi che il topo è più forte del Sacro Corano”.
E, naturalmente, la forza è l’unico criterio per la mente, il potere è ciò di cui la mente è alla ricerca: Friedrich Nietzsche ha ragione.
Dissi a Mulla Nasruddin: “L’uomo non è altro che volontà di potere. E ora hai visto con i tuoi occhi che un topo è più potente del Sacro Corano”.
Si convinse. Ovviamente non c’era modo di sfuggire alla logica, quindi iniziò ad adorare il topo. E presto si trovò nei guai, perché un giorno vide un gatto balzare sul topo. Ma questa volta non venne a chiedermi consiglio, aveva già la chiave in mano: iniziò ad adorare il gatto. Presto fu di nuovo nei guai. Un cane inseguì il gatto facendolo spaventare. Quindi iniziò ad adorare il cane. Ma poi si ritrovò ancora una volta nei guai: sua moglie uccise il cane a botte.
A quel punto tornò da me e disse: “Questo è troppo. Posso adorare un topo, un gatto, un cane, ma non mia moglie”. Gli risposi: “Nasruddin, sei un uomo razionale ed è così che funziona la ragione. Non puoi tornare indietro, devi accettarlo”.
Quindi disse: “Allora farò una cosa. Le farò una foto, senza che nessuno lo sappia, entrerò nella mia stanza, chiuderò a chiave la porta dall’interno e la adorerò. Ma per favore non dirglielo”.
Così iniziò ad adorarla in segreto e le cose stavano andando bene. Ma un giorno sua moglie corse da me e mi disse: “Qualcosa non va da molti giorni. Pensavamo che fosse diventato un po’ matto, perché ha adorato un topo, poi un gatto, poi un cane e da alcuni giorni fa qualcosa in segreto nella sua stanza. Si chiude a chiave e non permette a nessuno di entrare. E oggi, per curiosità, ho guardato attraverso il buco della serratura ed è troppo da sopportare!
Le domandai che cosa stesse facendo e lei rispose: ‘Vieni a vedere’.
Quindi dovetti andare a spiare attraverso il buco della serratura! Era nudo davanti a uno specchio e adorava se stesso. Bussai alla porta. Lui aprì e disse: “Questa è la logica conclusione. Questa mattina mi sono arrabbiato e ho picchiato mia moglie. Quindi ho pensato: sono più potente di lei! E ora sto adorando me stesso”.
È così che la mente procede verso l’ego: l’obiettivo finale è “io”. E se ascolti la mente, prima o poi arrivi inevitabilmente a questo punto: devi adorare te stesso.
E non sto scherzando. È questo che l’umanità nel suo complesso adora. Tutti gli dèi sono stati messi da parte, tutti i templi sono diventati inutili e l’uomo adora se stesso.
Come è possibile? Se ascolti la mente ti convincerà, con sofisticate argomentazioni, che sei il centro del mondo, che sei l’essere più importante del mondo. Sei l’essere supremo, sei dio. Questo atteggiamento egoico è inevitabile, è l’estrema conclusione logica. E la mente solleverà dubbi su tutto, ma non ti farà mai sorgere dei dubbi sul tuo ego.
Ogni volta che la mente sente di doversi arrendere, solleva dei dubbi. Dice: “Che cosa stai facendo? Arrenderti a un maestro? Abbandonarti a un dio? Arrenderti al tempio o in chiesa? Arrenderti nella preghiera e nell’amore? Arrenderti nel sesso? Cosa stai facendo? Ti stai perdendo. Stai attento e controllati, altrimenti ti perderai”.
Quando c’è qualcosa in cui puoi lasciarti andare, la mente resiste. Ecco perché la mente è contro l’amore, perché l’amore è una resa: nell’amore l’ego non può esistere. Per questo la mente è contro il maestro, il guru, perché l’ego deve arrendersi, altrimenti il maestro non può operare. Ecco perché la mente è contro dio, perché se c’è un dio non puoi essere superiore, l’ego rimarrà sempre inferiore e non potrai mai essere incensato sul trono più alto.
Non puoi permettere a dio di esistere.
Nietzsche ha detto: “È impossibile per me ammettere che ci sia un dio, perché che ne sarebbe di me? Dove mi collocherei? Se dio esiste, io non mi colloco da nessuna parte, quindi scelgo me stesso, non dio”.
Ecco perché Nietzsche ha detto: “Dio è morto e ora l’uomo è libero, assolutamente libero”.
Nietzsche ha fatto scuola in questo secolo, è stato il profeta di questo secolo.
È il fondamento di tutti voi, che lo conosciate o meno. È nel profondo di tutti coloro che sono nati in questo secolo. Per voi dio è morto, solo l’ego è vivo. E ricordate: non possono esistere insieme.
Nell’Antico Testamento c’è una bellissima frase. La frase è: “Non puoi vedere dio da vivo”. Il significato è lo stesso: quando vedi dio devi morire, non puoi vedere dio da vivo. Quando muori, solo allora puoi vedere dio, perché tu stesso sei la barriera, sei il muro. O l’ego o dio, è così che vanno le cose: non puoi averli entrambi. E se provi ad averli entrambi, avrai l’ego e dio morirà.
Morirà dentro di te, perché nell’esistenza dio non può morire, ma dentro di te dio sarà morto, non ci sarà. L’hai sbattuto fuori, perché sei troppo pieno di te. “Sei” troppo. E l’ego non è “poroso”, non ha spazio per nessun altro. È molto geloso, è assolutamente geloso. Non permetterà a nessun altro di entrare nello scrigno interiore del tuo essere. Vuole essere il sovrano supremo.
La mente è sempre contraria alla resa. Ecco perché quando la mente diventa dominante, tutte le dimensioni della resa scompaiono.
Questo secolo soffre, perché questo secolo non può arrendersi. Questo è il problema. Questo è il fondamento, il fulcro della mente moderna…
E continuate a chiedere: “Come faccio ad amare?”.
La mente non può amare. La mente può andare in guerra, è facile, ma la mente non può addentrarsi nell’amore, è impossibile. Perché in una guerra la mente può esistere, può funzionare bene. Ma nell’amore, la mente deve arrendersi.
Amore significa dare all’altro potere su di te e tu hai paura. Significa che l’altro diventa molto importante, molto più importante di te, e se dovesse verificarsi una crisi, arriveresti a sacrificarti per il tuo amante. L’amante è sul trono: tu sei solo un servo, sei solo un’ombra.
Questo è difficile per la mente. Ecco perché l’amore non è possibile e persino il sesso diventa impossibile. Perché anche nel sesso arriva il momento in cui devi perderti e solo allora può accadere l’orgasmo, solo allora tutto il corpo può riempirsi di una nuova energia, di nuove vibrazioni, di bioelettricità. Può diventare un flusso vibrante e radioso: perdi te stesso. Ma anche questo non è possibile...
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da: Osho, When the Shoe Fits #4