L’autostrada a Bergamo passa proprio a lato della pista di atterraggio e decollo dell’aeroporto. Due flussi paralleli, quello delle auto e quello degli aerei.
Mi son trovato, in auto, a fare la gara con un bel bestione in fase di atterraggio. Si sa che vinceva lui... però per un lungo momento mi sono trovato a contemplare dal finestrino il grosso aereo “di fianco a me” che sembrava fermo, sospeso nell’aria. Un senso di leggerezza contraddittorio con la grossa stazza.
Mi sono ricordato di un mio amico ingegnere aereonautico il cui lavoro era proprio far volare questi cosoni. Conosceva tutte le leggi dell’aerodinamica, tutte le formule matematiche della portanza, tutti i rapporti equilibrati tra le varie componenti che permettono all’aereo di alzarsi in volo. Eppure mi diceva che ogni volta che ne vedeva uno sollevarsi da terra si trovava a stupirsi che potesse succedere. Gli sembrava ogni volta una magia.
Diciamo di voler sollevare da terra 200/300... tonnellate. Solo a immaginarlo si viene sopraffatti da un senso di impotenza.
Eppure se li guardi decollare sembrano delle libellule senza peso.
L’aereo con le sue tonnellate di metallo, rimane leggero nell’aria grazie a una tecnica: un gioco di equilibrio tra la velocità e le varie angolazioni trasformano l’aria impalpabile in materia solida su cui scivolare dolcemente verso l’alto.
Nello stesso modo, con una tecnica, l’energia dentro di noi può alzarsi in volo verso l’alto: “In meditazione l’energia comincia a muoversi. La tua parte consiste nel fare la meditazione. Se ci entri in profondità, l’energia interiore inizia a muoversi verso l’alto e riuscirai ad avvertire questo cambiamento di flusso. Lo sentirai in molti modi: anche a livello fisiologico sentirai un cambiamento. Il percorso attraverso cui si muove la forza vitale è la kundalini. La forza vitale è situata nel centro sessuale, immagazzinata nel centro sessuale e può essere usata come energia sessuale. In questo caso genera un particolare tipo di vita, la vita biologica. Se questa stessa energia si muove verso l’alto, si attiva la kundalini.
Il centro sessuale è il primo ad aprirsi. Si può aprire a livello biologico, o a livello spirituale. Il centro sessuale ha due possibili aperture, una più bassa e una più alta. Nel percorso della kundalini il centro più elevato è il sahasrara... ed è una via verso l’autorealizzazione. Sono possibili anche altre vie, sulle quali non si usa il passaggio della kundalini, ma sono più difficili...” Osho
Ci sono centinaia di tecniche tra cui scegliere per “fare la nostra parte”, trovare quella che funziona meglio per noi è facile. Osho ne descrive a decine quasi in ogni suo libro...
Perché funzioni bene, sulla via verso l’alto, c’è poi un altro elemento da mettere in gioco... Se all’aereo non viene fornita la giusta spinta anche solo per un momento, si metterebbe immediatamente a scendere.
Anche con la meditazione è così!
Ma con tutto quel che c’è da fare nella vita di tutti i giorni, con tutte le distrazioni che ci attirano in giro, come si fa a tenere viva la meditazione applicando un certo impegno con costanza?
Si può forse fare per dovere? Oppure perché si ha in vista un obiettivo da raggiungere?
È difficile che funzioni così... Soprattutto stando nel mondo. Forse sono stimoli, quelli, che in un monastero avrebbero comunque un qualche impatto reale. Ma vivendo nel mondo, il piede sul gas (per così dire) riusciremo a tenerlo spinti da qualcos’altro.
Osho dice di meditare perché ti fa sentire bene...
Prova una tecnica e se ti regalerà un’ora in una dimensione che riconosci come bella, come creatrice di uno spazio diverso, dove ti senti più completo, arricchito, nutrito, a casa... perché non farla ancora? Perché non tutti i giorni?
Una caratteristica tipica dell’uomo contemporaneo è proprio la continua ricerca del piacere e del divertimento. Se una tecnica di meditazione ti regala una qualche forma di piacere sottile sarà facile continuare a farla con regolarità.
È anche vero che vedere le tonnellate di un aereo alzarsi leggere e raggiungere i 10mila metri di quota in pochi minuti non lascia dubbi che la tecnica funzioni a tutti i livelli. La meditazione invece lavora in modo molto più lento. Per vedere come la nostra vita cambia in meglio grazie alla meditazione ci vuole del tempo. Ecco che allora regalarsi dei concentrati di energia qua e là ci fa sentire che il nostro aereo può volare veramente. Non è solo un piacere nel fare la tecnica, ma accidenti, posso volare davvero!
Prima del covid era facile regalarsi questi concentrati. Un esempio per tutti: l’Oshofestival di Bellaria. Ma anche eventi più piccoli... c’era solo il problema della scelta.
Adesso da quasi 8 mesi non è più così e riuscire a trovare un bel concentrato di energia dal vivo, con centinaia di partecipanti, come prima, è praticamente impossibile (anche l'OshoFesta di Capodanno purtroppo non può accadere). Noi come Osho Experience ci stiamo comunque impegnando. E ti anticipo con qualche mese di tempo per organizzarti: avremo il piacere di sederci in meditazione di nuovo in una grande vipassana con Shunyo dal 2 gennaio 2021. Presto tutti i dettagli.
Prima di allora abbiamo un bel programma di eventi via Zoom da non sottovalutare affatto. Abbiamo appena finito una sette giorni di Parlare al corpomente con Chetana, e davvero ho visto che bel regalo è stato per me, e per tutti i partecipanti, ritagliarsi questo spazio. Una cosa che da soli non sarebbe mai potuta capitare. E quindi eccomi a sottolineare la preziosità di questi appuntamenti online – funzionano davvero come per magia anche a distanza! Il prossimo tra pochi giorni, nel weekend del 10-11 ottobre, sarà con Shunyo e Marco, maestri nel muovere le energie sottili.È un po' come ritrovarci tutti a Meditando, all'OshoFesta o a Liberi di Essere...
A seguire ci sarà il grande ritorno di Anando...che non vediamo da 7 anni! In diretta dall’Australia nel weekend del 24-25 ottobre.
E non importa quale tecnica di meditazione ci troviamo ad amare. L’essenza di tutte è aumentare la nostra consapevolezza... “E quando sei consapevole – dice Osho – le cose cominceranno ad accadere. Per la prima volta diventerai consapevole di un mondo interiore che è più grande, più vasto, più esteso dell’universo. Energie sconosciute, completamente sconosciute, cominceranno a scorrere dentro di te. Fenomeni di cui non hai mai sentito parlare, che non hai mai né immaginato né sognato, cominceranno ad accadere. Ma saranno diversi per ogni persona, quindi è meglio non parlarne. Sono diversi...”
Prima di trovarci su zoom ognuno con la propria diversità, ecco anche oggi due articoli: un assaggio dalla rivista Osho Times...è tempo di abbonarsi o rinnovare l’abbonamento.Buona lettura, Akarmo