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Il dono della visione

Anatta ci invita in un bellissimo viaggio nel mondo dello sciamanesimo

Da un articolo apparso su Osho Times n 275

 

Sciamanesimo



"Ed eccomi qui entusiasta e felice con il mio nuovo libro, Il dono della visione!
Certo non avrei mai pensato di scriverne un altro, dopo tanti anni di distanza dalle mie prime pubblicazioni, La porta sull’invisibile e Money Money Money.
Pensavo che la mia “vena di scrittrice” si fosse totalmente esaurita e che in questa vita l’argomento si fosse completato.
E invece – così come succede per l’amore – quando meno me lo aspettavo, è arrivata una sorpresa che mi ha spinto a ricominciare, a ritrovare la passione per lo scrivere e creare qualcosa di nuovo!"

In occasione dell’uscita del suo ultimo libro, Anatta ci invita in un bellissimo viaggio nel mondo dello sciamanesimo...

 

Lo sciamanesimo è una tra le più antiche forme di spiritualità, le cui conoscenze, rivolte soprattutto alla medicina sacra, sono state tramandate in tutto il mondo fino ai giorni nostri, una porta che ci conduce a varcare le soglie della coscienza e a ritrovare le dimensioni del nostro Sé interiore, ad aprire i nostri canali intuitivi e a farci ricordare la nostra profonda connessione con il divino. 

La Via Sciamanica è il ponte che ci ricongiunge con il principio, l’origine della vita, che ha dimora in ogni forma e in ogni dove nel creato; ci infonde il senso del coraggio e dell’avventura, incoraggia la crescita e la trasformazione personale e ci invita ad entrare più profondamente nella ricerca interiore, nella meditazione e nella preghiera. 

È una via sacra che ci svela i misteri dell’energia e di tutto quello che si cela dietro il velo delle apparenze; un “viaggio” nelle profondità del nostro essere che ci permette di accedere a diversi piani di coscienza e a realizzare la nostra più intima essenza, accrescendo la percezione della realtà, oltre a ciò che i sensi fisici ci segnalano.

Attivando la nostra energia verso nuovi livelli di consapevolezza, ci si approccia ad una realtà molto più vasta, che inevitabilmente ci conduce in quello spazio infinito dentro di noi, dove non esiste più separazione tra materia e spirito.

Nel percorso sciamanico veniamo in contatto con quella saggezza antica che riconosce che ogni esperienza, positiva o negativa, è una lezione di vita, in cui possiamo imparare a diventare più flessibili rispetto ai cambiamenti e a dirigere l’energia verso nuovi e positivi propositi, a rendere più efficaci le nostre azioni e a dare più valore alle nostre intuizioni, permettendoci di esplorare ed espandere nuovi territori della coscienza.

Una delle accezioni fondamentali dello sciamanesimo è: “Io non sono solo un corpo fisico, legato al ciclo di nascita e morte. Io sono un vastissimo campo di energia e sono parte del tutto”.

Lo Sciamanesimo non è superstizione, né stregoneria e tantomeno una religione; non richiede l’appartenenza a una setta segreta o a qualche particolare credo, piuttosto rappresenta la concezione sacra della vita e di ogni manifestazione, visibile e non visibile, che c’è nell’universo, una sacralità che riconosce e vede riflesso lo spirito in ogni più piccola forma nel creato. 

In questa visione quindi, tutto ciò che esiste, materiale e immateriale, è sacro, perché è manifestazione del respiro del “Grande Spirito”, che soffia, avvolge, dà vita e infonde la sua benedizione a “tutto ciò che è e che c’è”!

Gli insegnamenti sciamanici non sono per nulla teorici, se ne deve fare esperienza per comprenderli; dobbiamo permettere che ci entrino dentro, diventino parte integrante del nostro essere, che ci trasformino, cambiando profondamente il nostro modo di vedere il mondo e la vita.

Io ho imparato piano piano ad amare questi insegnamenti, a farli miei, a sentirmi letteralmente trasportare in queste dimensioni, anche se sinceramente all’inizio, quando ho cominciato a fare i primi passi nel percorso sciamanico, non ero poi così affascinata, coinvolta e autentica in quel che apprendevo e sperimentavo. Ero curiosa, ma per lo più molto scettica, mettevo in dubbio gli insegnamenti che ricevevo, le intuizioni che mi giungevano attraverso i sogni e i rituali; a volte mi negavo la totalità delle esperienze, perché lasciavo intervenire il chiacchiericcio giudicante della mente.

Oggi mi appassiona molto trasmettere gli insegnamenti che ho ricevuto e che mi hanno aiutata a crescere nel mondo interiore, a raccontare attraverso la mia storia, le incredibili esperienze ed evoluzioni che possono avvenire in questo percorso, cercando di infondere più fiducia nei propri potenziali, ad avere il coraggio e la forza necessarie per uscire dai vari tunnel che dobbiamo attraversare nella vita, quei tunnel che io oggi chiamo sfide.

Credo che se non fossi passata per prima attraverso queste esperienze, oggi non sarei stata certo in grado di scrivere questo secondo libro sullo sciamanesimo, nato con il proposito di poter condividere gli insegnamenti ricevuti con tutte le persone che si sentono attratte da questo percorso, con coloro che sono disposti a mettersi in gioco in nome della propria verità e integrità, armati di coraggio, fiducia, volontà e perseveranza e stimolati da un Intento profondo di cambiamento personale e collettivo. 

Il mio Intento è cercare di infondere intraprendenza creativa alle nostre azioni e ai nostri sogni e trasmettere insegnamenti, rituali e cerimonie che possano accompagnarci nella vita quotidiana, dando un “sapore” diverso ai gesti automatici e meccanici che facciamo tutti i giorni.

Iniziare a percepire e vedere il mondo non solo con “gli occhi fisici”, ma anche con “l’occhio interiore”, non dal punto di vista dell’ego, non con la mente ma col cuore.

Risvegliare talenti e potenzialità nascoste, imparare cosa sono gli stati straordinari ed estatici di coscienza, come entrarci e usarli senza perdere la connessione con la realtà ordinaria, a cosa servono e dove ci possono condurre!


Continua su Osho Times n 275

 

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