Un raro brano di Osho apparso su Osho Times n. 289
Domanda a Osho in un darshan: Quando seguivo il guru Maharajji, ho fatto una promessa. Ho fatto il voto che l’avrei seguito per il resto della mia vita. Quella promessa significa ancora qualcosa per me, ma vorrei provare le tue meditazioni.
Osho: Quel voto sarà una barriera, perché o sei con me o non sei con me. Puoi provarle, ma saranno così così... Non avranno davvero molto significato.
Se il tuo voto ti fa sentire bene e stai crescendo, non c’è bisogno di provarle. Se invece sei frustrato, allora devi riconsiderare le cose, devi avere il coraggio di riconsiderare le cose.
In realtà, un legame passato non può essere vincolante per sempre. Se un giorno scopri che con un certo impegno che hai preso non stai più crescendo…
Dai tutto ciò che puoi, ma se scopri che non stai crescendo, che manca qualcosa, che non ti senti al posto giusto, o che non è adatto a te, devi avere abbastanza coraggio da uscirne.
La vita è più preziosa del tuo obiettivo. E cosa significa un voto? Significa che in un certo momento hai sentito che saresti stato così per tutta la vita, ma quella era la sensazione di un dato momento. Era vero in quel momento, ma chi conosce il momento successivo?
È come innamorarsi di una donna: dici che starai con lei per tutta la vita o persino che, se avrai un’altra vita, vorrai averla di nuovo come amata. E queste non sono parole false, non stai fingendo: sei sincero, lo sei veramente. È quello che senti.
Poco fa un uomo ha preso il sannyas, ma non era sincero. Stava prendendo il sannyas e già pensava di abbandonarlo. È privo di significato. E non dico che il sannyas non possa essere abbandonato, non dico questo, ma non dovresti avere quell’idea nella mente in quel momento, altrimenti che senso ha?
Quando prendi il sannyas, sei totalmente coinvolto e senti che sarà per tutta la vita, ma non dico che un giorno non possa sorgere una situazione in cui senti che non stai più crescendo. Allora deve essere lasciato andare! E non c’è alcuna violazione, non c’è tradimento. Indica semplicemente che in quel momento ci sei entrato molto, molto emotivamente. Ma non sei cresciuto e ora ti senti prigioniero: se rimani la tua crescita ne risente; se ne esci, ti senti in colpa. Ma una decisione va presa.
Un giorno accade l’amore, un altro giorno scompare. Cosa puoi farci? Cosa devi fare? E naturalmente ti ricordi le promesse che hai fatto a quella donna, ma cosa puoi farci adesso? Eri impotente quella volta, quando ti sei innamorato e lo sei ora che non sei più innamorato. Devi uscirne altrimenti sarà una relazione brutta: andrai avanti senza amore. Continuerai a fingere di amare questa donna, perché in passato l’hai promesso.
Proprio l’altro giorno ho letto una bella storia.
Un ebreo era molto malato. Era un ebreo molto ricco, ma non aveva mai contribuito, mai donato un centesimo. Era davvero sul punto di morire e i medici gli dissero che avrebbe potuto sopravvivere al massimo per altri tre giorni. Dissero: “Se vuoi fare qualcosa, fallo. Noi non possiamo aiutarti. La medicina ha fallito”.
Così, per disperazione, l’uomo chiamò il rabbino e gli disse: “Se preghi per me e sopravvivo, ti darò cinquantamila dollari per la nuova sinagoga che stai costruendo”.
Il rabbino pregò di continuo, giorno e notte, per tre giorni. Cinquantamila dollari! E quest’uomo non aveva mai dato un solo centesimo a nessuno!
L’uomo sopravvisse.
Passò un mese e il rabbino tentò più volte di ricordargli quei cinquantamila dollari con diplomazia, ma lui non lo ascoltava nemmeno! Non voleva parlarne, evitava l’argomento.
Alla fine il rabbino non sapeva più cosa fare finché un giorno gli disse francamente: “Hai completamente dimenticato?! E quei cinquantamila dollari che hai promesso per la nuova sinagoga? Ora stai bene. Il miracolo è avvenuto: ho pregato tre giorni, giorno e notte. Non ho dormito!”.
Il vecchio ebreo disse: “Quali cinquantamila dollari? Di cosa stai parlando? Te l’ho promesso? Questo mostra semplicemente quanto stavo male, tutto qui. Questo mostra semplicemente quanto stavo male!”.
Ci sono momenti in cui si è così malati che si può dire: “Cinquantamila dollari!”.
Ci sono momenti in cui si è così coinvolti emotivamente in una certa questione che ci si impegna. Non dico che sia sbagliato impegnarsi nelle cose: è così che si vive la vita!
Ma questo non ha senso. Se ti stai realizzando, io sono l’ultima persona a tirarti fuori. Entraci dentro, scappa da qui; queste persone potrebbero disturbarti, potresti finire in qualcosa di nuovo. Fuggi da qui! Se ti senti realizzato, se senti che stai crescendo, vai e cresci con tutte le mie benedizioni.
Ma se ritieni che non sia successo nulla, che sei stato solo una vittima, allora esci! Nessun passato può essere vincolante. Abbi il coraggio di uscirne. Sei diventato più saggio...
Quando l’hai promesso?
Quanti anni fa?
Quattro o cinque anni fa.
Quattro o cinque anni? Ciò significa che devi essere diventato un po’ più saggio, più capace di comprendere, più sveglio. Pensala in questo modo: se incontrassi il tuo cosiddetto guru Maharajji oggi per la prima volta, faresti il voto? Pensala in questo modo. Se pensi che confermeresti il tuo voto, allora va bene così; allora il voto è ancora valido. Ma se pensi che se lo incontrassi ora non ti lasceresti coinvolgere, allora il voto non è più valido. Mi segui?
È semplice, molto semplice. E lascia che questo sia sempre il criterio anche con me: se ora diventi un sannyasin e dopo cinque anni sentirai che se mi incontrassi in quel momento non lo rifaresti, lascia perdere immediatamente! È finita!
Non trascinare mai nulla a cui sei andato oltre.
Ma se sentirai che sì, vorresti ancora diventare un sannyasin, allora è ancora vivo. Allora qualcosa è ancora possibile, c’è potenziale. Ed entraci dentro, seguilo. Pensaci...
Ma se vuoi davvero stare qui, il tuo voto diventerà una barriera. E non sto dicendo, nemmeno alludendo, che tu lo debba sciogliere. Sto semplicemente dicendo che devi essere molto attento a ciò che fai al tuo essere. Un voto non può essere vincolante, non può diventare una prigione per te: la tua libertà resta sempre intatta. È stato grazie alla tua libertà che hai fatto il voto. Sei ancora libero: puoi scioglierlo.
Se senti che qui potresti crescere, che vorresti andare in profondità, allora lascia perdere. Sì, ti sentirai un po’ turbato, ma anche questo è infantile; anche questo è quel genere di senso di colpa che la società crea nelle persone.
Il passato non c’è più! Vivi nel presente e non pensare troppo al passato, perché niente è più prezioso della libertà. Meditaci sopra. Dopo tre giorni scrivimi una lettera.
[In un discorso successivo, Osho ha parlato ancora di questo sannyasin]:
Ora pensa di essere molto religioso, perché continua ad aggrapparsi alla sua promessa. Non è religione, è ego. Ora non può accettare l’idea di abbandonare la sua promessa, perché ferirebbe il suo ego. È uomo di parola: una volta data la sua parola, deve mantenerla! Ma a me sembra stupido!
Questo è ciò che voglio dire al giovane che ha detto di aver fatto una promessa al guru Maharajji.
Perché sei qui? Non ce n’è bisogno. Se con lui stai crescendo davvero, non hai bisogno di stare qui. Il fatto stesso che tu sia qui dimostra che stai ancora cercando. Ma se rimani agganciato al tuo cosiddetto guru Maharajji, non c’è alcuna possibilità. Non posso esserti di alcun aiuto, perché non sarai in grado di riceverlo. Il tuo cuore non sarà aperto, non diventerai parte di me, non ti avvicinerai davvero.
Tratto da: Osho, The No Book (No Buddha, No Teaching, No Discipline) #10
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